giovedì 8 dicembre 2011

Come far crescere i bambini con la musica di Mozart

Sapevi che i bambini nati in maniera prematura possono essere aiutati nella loro crescita grazie alla musica di un genio nato nel 1756?

Proprio cosi, e il genio in questione è Wolfgang Amadeus Mozart.

Uno studio dell’Università di Tel Aviv, in Israele, ha rivelato che i bebè nati prima dei nove mesi tendono ad acquisire più velocemente peso se cullati dalle magiche note di Mozart.

Nello specifico sembra che le note del “Flauto Magico”, facciano particolarmente bene ai neonati prematuri.

Gli stessi ricercatori, sulla rivista americana Pediatrics, spiegano che l‘aumento di peso è la conseguenza dell’azione rilassante della musica: “Con le note del genio austriaco, i neonati si agitano meno, si rallenta il loro metabolismo e si riduce il dispendio di energie”.

Se invece ascoltano Bach o Beethoven (con tutto il rispetto per questi due grandi compositori), non vi sono particolari miglioramenti.

Dunque, ormai è un dato di fatto: la musica aiuta i bambini a crescere bene e positivamente.

Se fossi un neo papà, sin dai primi mesi in cui mia moglie rimarrebbe incinta, cullerei il suo pancione e farei ascoltare a “mio figlio, seppur ancor feto”, la straordinaria musica di Mozart.

Bastano un paio di cuffiette sulla pancia e un buon mp3 e, naturalmente, un po’ di costanza nell’applicare la tecnica quotidianamente.

Inoltre, indipendentemente dal fatto che un bambino possa nascere prematuro o meno, credo che sia molto intelligente utilizzare la musica e in particolar modo, le note di Mozart come sottofondo per il suo riposo.

Nel mio ultimo ebook, Pensiero Positivo per bambini, ho fatto un lavoro certosino e raccolto molte testimonianze scientifiche a favore delle tesi che suggerisco.

Questa notizia, per esempio, è tratta da un interessante articolo di Ottavio Giacobbe, apparso su: OK - La Salute prima di tutto, nel febbraio 2010.

Se sei una neo mamma, un neo papà, lasciami un commento al post.

A cura di Giancarlo Fornei

sabato 17 luglio 2010

Enneagramma

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L’enneagramma è un metodo semplice e facile per schematizzare la personalità di chiunque e riuscire, quindi, a mettersi in sintonia anche con perfetti sconosciuti. Sono solo 9 le tipologie cui bisogna riferirsi, tutte complete di un proprio comportamento di base, linee guida e sistema di valori.

I 9 modelli presentati sono variabili, ma si rifanno a schemi fissi di riferimento. Tramite questi, in pochi secondi è possibile avere una traccia su chi ci troviamo davanti. I sistemi per ottenere il corretto “enneatipo” (come si definisce nell’enneagramma) sono numerosissimi. Facciamo un esempio e vediamo subito come creare argomenti interessanti.

Uno dei test più semplici è quello dell’aspetto e dell’atteggiamento con il cibo: infatti tutti noi in questa attività necessaria mostriamo noi stessi. C’è chi è spavaldo, chi è affrettato, chi si gusta ogni portata, chi non ha molto interesse per il cibo, chi scherza a tavola, chi è riservato. Tutti questi modi di fare sono tipici di ogni enneatipo, e in quanto tali possiamo riferirli a un modello da seguire.

Il famoso “test del ristorante”:
Tipo 1 il Perfezionista: “mi porti il piatto della casa, ma non troppo cotto, e senza salse piccanti. Aggiunga a parte della maionese, ma di quella light”. (sa cosa vuole, e come lo vuole. È molto preciso e pignolo!)
Tipo 2 l’Altruista: “lo stesso che ordina il mio amico!” (gli piace far parte del gruppo ed evitare di stonare con gli altri)
Tipo 3 il Manager: “aragosta con crema di tartufi, e in fretta. Il tempo è denaro”. (ama dimostrare quanto vale e che può ottenere quel che vuole)
Tipo 4 il Romantico Tragico: “oggi mi sento molto malinconico… spaghetti semplici, come li faceva mia mamma…” (è portato a seguire i suoi sentimenti più che la sua testa)
Tipo 5 l’Eremita: “una cosa semplice e poco costosa”. (detesta spendere soldi inutilmente, e il cibo non lo affascina molto)
Tipo 6 lo Scettico: “com’è la frutta? Di stagione? Ma è da orto biologico? Non è che mi rifila quella del supermercato, mi raccomando!” (non si fida mai di nessuno)
Tipo 7 l’Epicureo: “cosa mi consiglia lo chef? Perfetto, ci aggiunga un buon vino!” (adora mangiare e bere, e non gli importa di altro: vive il presente)
Tipo 8 il Boss: “champagne, offro io per tutti!” (vuol sempre dimostrare di comandare e di decidere per tutti)
Tipo 9 il Diplomatico: “cosa c’è di pronto? Mi piacerebbe il riso, ma chiede molto tempo, non vorrei disturbare il cuoco” (preferisce assecondare gli altri che imporre i propri gusti)

Ovviamente, ci sono eccezioni allo schema. Si tratta appunto di linee guida, da seguire nella maggior parte dei casi, ma presentano sempre delle piccole variazioni dovute all’esperienza e all’educazione personale. Ci saranno tipi 3 che vogliono festeggiare, e si comporteranno come 8 o 7. O tipi 1 che hanno avuto una brutta giornata, e ordineranno come dei 4. Ma nella maggior parte dei casi, tutti seguono uno schema ben studiato.

Il nostro cervello è molto efficiente, e uno schema è facile da seguire sempre. Per questo l’enneagramma è automatico, quel che serve è un minimo di pratica, e renderà i rapporti con gli altri molto più efficaci e divertenti.

A cura di Antonio Meridda
Autore di Enneagramma per Tutti

sabato 26 giugno 2010

Notorietà on line

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Tra i molteplici modi di usare i motori di ricerca, Google in primis, diverse funzioni consentono di realizzare interessanti verifiche, in chiave di marketing e di posizionamento online.

Vi siete mai domandati se il vostro nominativo (comprensivo di nome e cognome) è particolarmente diffuso in rete?

Qualcuno penserà che sia sufficiente digitare il proprio nome e cognome nella funzione di ricerca di un motore, come Google, per verificare il numero di pagine che, on line, vengono trovate.

Vero, ma questo non consente ancora di rispondere alla seguente domanda:
ma il mio nominativo, rispetto ad altri, quanto è diffuso?

Ovvio che la risposta a un tale test rappresenta una verifica importante, soprattutto per coloro che hanno, come obiettivo, un certo posizionamento del proprio nominativo, un certo brand, quindi, online.

La risposta è semplice: digitate il vostro nome (con l’avvertenza che, se avete un nome composto, dovete separarlo nelle sue componenti, ad esempio nel mio caso non digiterò gianpiero, ma gian piero) e fatelo seguire non dal vostro cognome, ma dalla sua iniziale.
(Nel mio caso, ad esempio, gian piero t).

La funzione di completamento automatico di Google elenca, quindi, i vari nominativi, mettendoli in ordine di maggior numero di pagine trovate. Se, quindi, digitando il vostro nome, seguito dall’iniziale del vostro cognome, figurate ai primi posti, allora avete un ottimo posizionamento.

Nel mio caso, ho fatto la piacevole scoperta di trovarmi al secondo posto, quello che mi pare un ottimo risultato, soprattutto se uno, come il sottoscritto, non ha mai avuto un proprio sito/blog, e colgo quindi l’occasione di ringraziare tutti coloro che mi hanno dedicato qualche pagina on line, a partire dagli affiliati della Bruno Editore.

Con l’occasione ricordo anche l’importate iniziativa “vota l’ebook”, ringraziando tutti coloro che hanno espresso, sino ad ora, un così lusinghiero voto sul mio ebook, Progetto Azienda, e sulle altre mie pubblicazioni, liberamente scaricabili dalla pagina free, e che ben volentieri ho reso disponibili, secondo la mia politica di offerta gratuita di contenuti online.

Ancora un grazie, di cuore, a tutti!

A cura di Gian Piero Turletti
Autore di Progetto Azienda

sabato 12 giugno 2010

9 ebook a soli 9 euro

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Ciao ragazzi! No, il caldo non ci ha dato alla testa, e no… non siamo in vena di scherzi: quello che annuncia il titolo è veramente ciò che accadrà nelle prossime nove settimane e mezzo!

Ogni settimana vi offriremo un ebook, scelto tra i più amati del nostro catalogo, a un prezzo irresistibile, solo 9 euro. Potrete averlo al costo promozionale dal venerdì fino al giovedì successivo e poi.. passare al nuovo ebook che vi proporremo.

Quali sono i titoli? Lo scoprirete visitando il nostro sito nella sezione News e soprattutto, tenendo d’occhio le nostre Newsletter (iscriviti se non lo sei già!). Abbiamo deciso, infatti, di mantenere il totale riserbo sui nove titoli selezionati così da… aumentare la temperatura dell’attesa.

Con l’estate cresce il tempo del relax e dello svago e leggere è più invitante per tutti! Lo sapete che i nostri ebook possono essere letti su tutti i lettori del mondo, vero? (iPad compreso!)

E poi, l’ebook è la moda del momento e magari sotto l’ombrellone, oltre al vostro nuovo bikini o ai vostri nuovi occhiali da sole, sfoggerete il vostro nuovo ebook reader… e allora perchè non “riempirlo” di materiali di qualità come gli ebook Bruno Editore?

Gli ebook reader in circolazione sono sempre di più e i lettori cercano ebook a prezzi più raggiungibili… 9 ebook a 9 euro sono la nostra idea per coinvolgere nuovi lettori e promuovere i temi della formazione a noi cari.

E allora, cogliete al volo le nostre offerte e avrete le nove e settimane e mezzo più eccitanti dell’estate, almeno dal punto di vista della lettura!

A VENERDì 18 GIUGNO con il primo ebook a 9 euro…

A cura di Giacomo Bruno & Viviana Grunert

lunedì 31 maggio 2010

Rendere la logistica efficente

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Fino a pochi anni fa il campo della logistica era considerato un “fratello minore” nella famiglia delle cosiddette Operations Aziendali. Al loro interno, infatti, avevano maggiore risalto le attività di produzione, di acquisto delle materie prime e dei semilavorati, addirittura i cosiddetti Servizi Generali.

La parte del processo distributivo di magazzinaggio, preparazione degli ordini e consegna finale veniva considerata un costo necessario e non un’opportunità per fornire valore aggiunto ai beni oggetto della catena distributiva.

Ci si è poi resi conto che in realtà, nel processo di vendita, la parte di gestione e consegna dei prodotti ai consumatori finali, o ai punti vendita a diretto contatto col pubblico, può arrivare a rappresentare un grande vantaggio competitivo per l’azienda: essere presenti al consumo tempestivamente e con un’ampia gamma di prodotti è un ottimo modo di conquistare quote di mercato.

Ma come è possibile ottenere valore aggiunto dalla logistica e raggiungere livelli di servizio e di costo ottimali per la propria azienda? La risposta sta in due parole, che rappresentano gli obiettivi primari del logistico: efficacia ed efficienza.

Anzi, la definizione fondamentale della logistica moderna può essere sintetizzata in questa frase: la logistica rappresenta la gestione del flusso di merci dal produttore al consumatore finale, che comprende fasi di movimento (trasporto), di attesa (stoccaggio) e di manipolazione (allestimento ordini), e nella quale ogni fase deve tendere alla massima efficacia (raggiungimento del livello di servizio) ed efficienza (minimizzazione dei costi) globali.

Dunque risulta fondamentale, per intervenire su efficacia ed efficienza, individuare le diverse fasi operative in cui si divide la logistica, evidenziando per ognuna di esse i funzionamenti interni e le relazioni reciproche con le altre fasi operative. Si crea in questo modo una griglia schematica delle attività e delle sotto-attività, per ognuna delle quali diviene possibile individuare gli attributi di efficacia ed efficienza.

Cosa si intende, nello specifico, per efficacia?
Si intende la capacità di svolgere, da parte della logistica, un servizio “efficace”, ossia in grado di soddisfare le richieste delle fasi più a valle nella catena logistica. Degli esempi chiariscono più di tutto: indicatori di efficacia possono essere: evadere il 100% degli ordinativi, avere lo 0% degli errori di spedizione, caricare e scaricare tutti gli automezzi entro le finestre orarie previste, consegnare ai clienti entro le date (o gli orari) pattuiti.

Sono indicatori che rendono ragione di quanto una logistica si avvicini a ciò che l’azienda e il mercato vogliono da essa. Possono essere svariati, e ogni azienda deve individuare e misurare gli indicatori più significativi per la sua attività e il suo mercato.

E cosa si intende per efficienza?
Parlando di efficacia abbiamo visto che si considera solo il risultato ottenuto, trascurando “lo sforzo” con cui lo stesso si ottiene. La misurazione di quest’ultimo fornisce l’efficienza, che in ultima analisi si traduce in una misura dei costi unitari che si sostengono per ottenere i risultati detti.

Esempi di indicatori di efficienza possono essere: la produttività del magazzino, i costi unitari di trasporto, i costi unitari di gestione dell’unità di merce. Sono quindi indicatori che misurano “quanto si spende” in termini di risorse per fornire il servizio logistico.

Rendere più efficiente la logistica di un’azienda consiste nell’analizzare tutti gli indicatori di efficacia ed efficienza, nello sviluppare un’analisi costi-benefici che leghi servizio e risorse impiegate e infine nell’elaborare una strategia di intervento che permetta di non ridurre il livello di servizio, abbassando invece i costi unitari.

Questa strategia può comprendere diverse azioni e impattare su: infrastrutture, automazione, mezzi di movimentazione, gestione dei turni di lavoro, disegno della rete di trasporti, gestione delle scorte. Ogni azione può avere reazioni su altre fasi della stessa catena logistica, che vanno sempre individuate e opportunamente valutate all’interno dell’analisi costi-benefici.

A cura di Andrea Cattaneo
Autore di Logistica Efficiente

mercoledì 12 maggio 2010

Creare nuovi oggetti

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Come indico nella mia guida “Creare oggetti di design” per riuscire a creare un oggetto, ma in genere per creare qualsiasi cosa nella vita, è necessario disporre di una certa quantità di attenzione libera.

Molti si chiederanno cosa c’entri l’attenzione con la creatività. Per capire di cosa parlo provate per un attimo a paragonare la vostra attenzione alla RAM di un computer. Più RAM possiede il vostro computer più programmi siete in grado di aprire contemporaneamente.

Se cercaste di aprire un ennesimo programma oltre questo limite, il sistema vi avvertirebbe che la RAM disponibile è terminata o quanto meno tutti i programmi risulterebbero molto rallentati.

Quindi più attenzione libera avete più cose potete gestire contemporaneamente.

Provate adesso a paragonare i programmi aperti nel vostro computer ai pensieri che “abitano” la vostra mente come se questa fosse un condominio dove un grande flusso di persone entra ed esce e delle quali spesso non siete neanche consapevoli né della loro esistenza né della loro attività.

Più pensieri avete, di qualsiasi tipo, più la vostra mente sarà occupata a gestirli esattamente come i programmi attivi di un computer.

Fatta cento tutta l’attenzione in vostro possesso, quella libera è quella che vi rimane non ancora impegnata in pensieri; ed è con questa che voi create.

Tutto richiede attenzione: svegliarsi la mattina, alzarsi, mangiare, decidere di andare a lavorare, impegnarsi nel lavoro, dormire, avere amici, un partner, dire una bugia, essere integri o no.

Le persone che esauriscono la loro attenzione a causa di problemi o pensieri negativi, che quindi assorbono energia, vanno velocemente verso la depressione. E più si deprimono più consumano l’attenzione libera rimasta dirigendosi velocemente verso la malattia.

Per creare qualcosa a un certo livello non solo è necessario avere una sufficiente quantità di attenzione libera ma è indispensabile che la sua qualità sia eccellente.

Una volta certi di disporre di attenzione libera è necessario verificare se riuscirete a dirigerla dove volete; inutile averla se poi non riuscite a controllarla. Un po’ come la pubblicità di quel pneumatico il cui slogan è: ”La potenza è nulla senza controllo”.

Un primo piccolo, ma efficace, esercizio vi aiuterà a verificare a che punto siete con la gestione della vostra attenzione è il seguente: “scegli un oggetto immobile e dirigi su di esso l’attenzione (esaminalo) per un intervallo di due minuti.

Ogni qualvolta che l’attenzione divaga, riportala sull’oggetto. L’esercizio può essere svolto in gruppo o con una guida che tiene conto del tempo”.

Fatelo una seconda volta e alla fine cercate di capire se è cambiato qualcosa dalla prima volta che avete fatto l’esercizio.

Diciamo che la vostra capacità di gestire l’attenzione è di buona qualità se durante l’esercizio non avete pensato a null’altro che all’oggetto che avete scelto. (Questo esercizio fa parte del libro RiEmergered – Tecniche per esplorare la coscienza di Harry Palmer).

Quindi la vostra creatività è in qualche modo funzione della quantità di attenzione libera che avete a disposizione ma anche della vostra capacità di dirigerla sul tema che volete sviluppare sia esso un oggetto di design che su un qualsiasi altro tema della vostra vita.

Iniziate a liberare l’attenzione fissa e scoprirete che presto la vostra mente volerà in dimensioni che prima non pensavate neanche che esistessero. Del “come” parleremo in seguito.

Buon lavoro a tutti!

A cura di Francesco Filippi
Autore di Creare Oggetti di Design

lunedì 26 aprile 2010

Ringiovanire

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Di notte la ghiandola pineale secerne melatonina ma con l’avanzare dell’età la produzione diminuisce.

Il risultato è che l’organismo interpreta questo calo come l’ordine di invecchiare.

Il miracolo della melatonina è in realtà un programma di ricerca scientifica che dura da oltre quarant’anni e che permette di affermare che il processo di invecchiamento, ritenuto ineluttabile, è scientificamente reversibile.

L’evento apparentemente inarrestabile dell’invecchiamento non è per niente misterioso, una volta che ci si sia impadroniti del meccanismo che lo sottende.

Contrastare l’invecchiamento si può, quindi; così come è possibile risolvere alcune fra le più gravi e disastrose patologie dei nostri tempi.

In realtà, non esiste una cura diversa per ogni patologia ma, viceversa, la ragione intrinseca della guarigione a tutti i livelli è sempre ed esclusivamente una sola: la risincronizzazione dei ritmi ormonali.

Ma come si fa a raggiungere questo scopo?

Uno dei modi per mantenersi in buona salute è appunto l’assunzione giornaliera di una semplicissima molecola naturale che si chiama melatonina.

Ne bastano pochissimi milligrammi (3 al massimo) per garantirsi non soltanto una buona salute ma anche una vita di relazione entusiasmante per lunghi anni.

A cura di Peppino Zappulla
Autore con Walter Pierpaoli di L’Orologio della Vita