lunedì 27 aprile 2009

Lavoro in AZIENDA?

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Il 29 Aprile, Bruno Editore pubblicherà il mio primo ebook, primo perché sicuramente ne scriverò un secondo, su un progetto che sto seguendo e ho pensato molto sull’argomento da trattare in questo articolo ospitato nel blog della Bruno Editore.

Nell’eBook “Trovare Lavoro in Azienda” tratto diversi aspetti che, devono essere analizzati per una fruttuosa ricerca di lavoro. Tra i quali, la conoscenza di se stessi e degli altri, le modalità migliori per la ricerca di informazioni e l’importanza dei contatti.

Altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la capacità di proporre al potenziale datore di lavoro una formula di collaborazione ottimale per entrambi.
A volte però ottimale per il candidato significa immediata assunzione a tempo indeterminato, mentre per il datore di lavoro una collaborazione a tempo determinato che comporti il minor costo possibile e minor impegno per il disbrigo delle pratiche di assunzione/collaborazione.

Con questo articolo integro le idee e i metodi descritti nel book, con una informazione a mio avviso importante che aiuterà i lettori nell’affrontare la ricerca di lavoro.
Spesso nella ricerca di lavoro ci viene proposta inizialmente una collaborazione occasionale (CO.CO.PRO.) che ci soddisfa pochissimo, ma dovrebbe darci la spinta per migliorare e farci apprezzare dal datore di lavoro, far vedere e far conoscere il nostro valore.

Il CO.CO.PRO. aiutava le aziende nel momento in cui dovevano avvalersi dell’aiuto di uno o più collaboratori per svolgere alcune mansioni. Immaginate una azienda agricola cosa doveva affrontare nei periodi delle vendemmie, o del raccolto di pomodori, olive ecc.

Decine e decine di contratti per i braccianti occasionali (quando non erano pagati in nero).
Il 06-08-08 è stato convertito in legge un decreto legge 112 del 25-06-08 che introduce modifiche sulla disciplina del lavoro occasionale di tipo accessorio.

Infatti, la legge, estende la possibilità di utilizzare i voucher o buoni lavoro, impiegati appunto nel settore agricolo, anche ad altri settori, quali il commercio, turismo e servizi.
I voucher non sono altro che buoni consegnati al lavoratore che può riscuotere con facilità, con un valore nominale di 10 € e 50 €.
Regolarizzare i compensi dovuti alle maestranze occasionali nel settore agricolo per il periodo delle vendemmie è molto più semplice. Per un compenso di 70 € giornalieri basta consegnare due buoni da € 10 e uno da € 50 oppure 7 buoni da € 10.

Il sistema dei buoni lavoro, come recita la circolare INPS n° 104 del 1-12-08, “può trovare ampia applicazione, da parte di tutte le tipologie di datori di lavoro e imprese, ANCHE con riferimento ai giovani con meno di 25 anni regolarmente iscritti ad un regolare corso di studi….” Potete visionare la circolare sul sito www.inps.it

Ho evidenziato la parola ANCHE, perché sottolinea la possibilità di applicare il sistema dei buoni lavoro a chiunque, più giovane di 25 anni o meno.
Quindi chiunque, nella ricerca di lavoro, può proporre questo sistema di retribuzione al potenziale datore di lavoro anche solo per periodi brevi.
Sono convinto che un sistema snello come questo possa essere di aiuto sia ai collaboratori in cerca di occupazione sia alle imprese che hanno necessità di aiutanti nelle varie attività lavorative.

Ci sono due possibilità per ottenere i voucher:

- la prima è che il prestatore si registri al sito dell’INPS con i propri dati, in seguito gli verrà consegnata una card nella quale verranno accreditate le somme relative alla prestazione svolta.

- la seconda è che sia il committente a registrarsi al sito dell’INPS, con i propri dati, comunicando inoltre i dati e codice fiscale del prestatore del servizio.
Questa comunicazione assolve il committente a comunicare all’INAIL i dati del collaboratore in quanto è l’ente di previdenza a darne comunicazione all’INAIL.

Richiesti i voucher, il datore di lavoro deve corrispondere, anticipatamente, all’INPS il totale del corrispettivo della prestazione o con modello F24 o con versamento in c/c postale o con bonifico.Il processo si chiude quando il collaboratore percepisce e riscuote i buoni.
Il valore nominale, come recita la circolare 104, “ è comprensivo della contribuzione a favore della gestione separata INPS, di quella in favore dell’INAIL e di una quota per la gestione del servizio. Il valore netto del voucher da 10 € nominali, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è quindi pari a 7,50 euro, mentre per il buono da € 50 è pari a 37,50.”

In definitiva il buono lavoro ha le componenti del contributo INPS e l’assicurazione INAIL, che vengono accreditate nella posizione contributiva del lavoratore.
Ma c’è un ulteriore aspetto che per molti può essere importante.

Riporto esattamente la circolare “per il prestatore/lavoratore di natura occasionale accessoria non può dare luogo nel corso di un anno solare a compensi superiori a € 5.000 da parte di ciascun committente. Si ricorda che il compenso del prestatore/lavoratore che ha svolto attività occasionale accessoria è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato (d.lgs 276/03, art 72 c.3)”

A voi le considerazioni su questo aspetto.
Conoscere questo strumento da proporre ai potenziali datori di lavoro può fare la differenza tra voi è un altro candidato, che per scelta rifiuta le collaborazioni occasionali considerandole poco qualificanti.

Sono convinto che presentarsi ad un colloquio e proporre questa soluzione al datore di lavoro, quando le altre strade della “trattativa” si stanno o si sono chiuse, possa aumentare le probabilità di successo a fine colloquio.
Naturalmente il consiglio è prepararsi prima seguendo un filo conduttore come descritto nel eBook “Trovare Lavoro in Azienda”.

E Voi cosa ne pensate?

A Cura di Caludio Casula,
Autore di “Trovare Lavoro in Azienda”

giovedì 23 aprile 2009

Sessual-MENTE

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Quando una persona vive SessualMente, ossia vive la sessualità prevalentemente con la mente, pensieri, aspettative, presentimenti diventano più importanti della stessa vita reale che, invece, è costituita da un insieme di piccoli attimi di imprevedibilità, per vivere i quali è necessario solo cavalcare l’onda, con l’obiettivo di saltare da una cresta all’altra perché il movimento verso il fondo venga vissuto solo come la spinta necessaria per risalire sulla cresta.

La fetta di vita che riguarda l’espressione della propria sessualità e passionalità è vasta ed è anche la più controllata, quella in cui si riscontrano molte difficoltà, che spesso rimangono inespresse.
Infatti, dal punto di vista del corpo, ogni sua parte, ogni organo parla una lingua che a volte un’altra parte della persona non vuole ascoltare o comprendere.
Questo crea come dei blackout di sensazioni ed emozionali che spesso hanno come conseguenza una lotta “intestina” che raramente porta ad una collaborazione, più facilmente alla vittoria di una parte su un’altra.

Le persone che sono “tutte testa” e che “hanno tutto nella loro testa” spesso contraggono la morbidezza naturale del corpo, come anche la fluidità naturale nelle relazioni. Interrompono il libero fluire di sensazioni, emozioni e movimenti tra corpo e testa.
Il tipo di energia che esprimono fa pensare a qualcosa di surgelato e come tale ha in sé due aspetti: la freddezza, ma anche la possibilità di scongelarsi, sciogliersi, così da poter sentire calore, morbidezza, flessibilità, ed in ultima analisi il cambiamento.

Il modo in cui ogni essere umano vive il suo rapporto con la propria sessualità, spesso, è alla base di molti altri disturbi, sia fisici che psichici, che, a prima vista, non sembrano essere correlati con quest’area.
Ecco perché nel mio ebook Sessualmente accompagno chi legge ad apprendere nuovamente, ripristinare un rapporto d’amore con la propria vita, attimo per attimo. Ciò implica il saper scambiare piacere, risvegliare la sessualità per acuire i sensi, imparare ad incontrare altri individui, significa “vedere” la realtà che è fuori per poterne essere parte realmente.

Nell’ebook SessualMente tratto i temi relativi all’area della sessualità da vari punti di vista.
Essi rispecchiano il mio approccio personale di integrazione fra diversi metodi terapeutici, che condividono, comunque, una visione olistica dell’individuo e dell’esperienza umana, che coinvolge consapevolmente psiche, corpo e coscienza.

Il piacere che si prova a fare l’amore e a fare sesso dipende dalle sensazioni provate. Queste sensazioni possono essere ampliate o diminuite in base al livello di consapevolezza dei propri sentimenti. I sensi sono gli strumenti basilari che permettono di percepire il contatto fisico; e più essi sono svegli ed aperti, più questo contatto sarà intenso. Una persona sensuale sa come usare tutte le sue potenzialità sensoriali per arricchire percezioni, consapevolezza sul suo vivere e sui suoi sentimenti.
Ad esempio, quando una persona mi dice “sono triste”, io dico: “Bene. Sai perché sei triste?” e, lei, dopo avere sgranato gli occhi mi risponde “si, lo so”, e io dico “ allora non essere triste per la tua tristezza, goditela fin quando ne avrai voglia e, quando ti sarai stufata, muoviti per cambiare le cause che già sai, così sparirà!”… mi guarda con gli occhi sempre più sgranati, ma la provocazione crea risveglio e tutto si rimette in moto.
Quando, invece, una persona mi dice “sono triste, ma non so assolutamente perché”, io dico “Bene. Hai nulla in contrario se, per una fase della tua vita torni ad essere l’alunno che apprende come si fa a sentire, non solo con le orecchie, ma con tutto il corpo? … alla fine godrai di poteri “paranormali” che stanno in realtà dentro la tua ricchezza di essere umano!

Ciò che ho descritto nell’ebook SessualMente, è in sintesi, questo percorso di apprendimento sensuale. Buona scoperta!

A Cura di Maria Rosa Greco,
Autrice di “SessualMente”

lunedì 20 aprile 2009

Io penso positivo perche' son vivo

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“Provare emozioni positive predispone la mente ad affrontare meglio le asperità della vita”. Non è una mia affermazione, bensì di una persona più importante: Barbara L. Fredrickson, direttore del Positive Emotions and Psychophysiology Laboratory all’Università del Michigan.

Oltre a numerosi libri, ho lo studio pieno di riviste e siccome non butto via mai nulla, proprio oggi pomeriggio, mettendo a posto un contenitore, mi è tornato tra le mani un vecchio numero del 2004 di Mente & Cervello, in cui spiccava un segnalibro al bellissimo articolo della Fredrickson intitolato “Io penso positivo”.

Nel suo articolo, la psicologa e ricercatrice americana ci spiega quali siano i molti vantaggi del pensiero positivo. Per esempio:

* Nel campo delle risorse intellettuali, il pensiero positivo sviluppa la capacità di risolvere i problemi, nonché quella di apprendere cose nuove;

* Nel campo delle risorse fisiche, il pensiero positivo sviluppa la salute cardiovascolare;

* Nel campo delle risorse sociali, il pensiero positivo sviluppa il consolidamento dei legami, nonché la creazione di nuovi legami;

* Infine, nel campo delle risorse psicologiche, il pensiero positivo sviluppa la resilienza e l’ottimismo, nonché il senso di identità e di orientamento al raggiungimento di un obiettivo.

Insomma, i vantaggi del Pensiero Positivo sono molteplici. Sviluppano e costruiscono risorse intellettuali, fisiche, sociali e psicologiche. Secondo molti psicologi, se costruite e riprodotte con regolarità, le emozioni positive riescono ad “annullare” gli effetti persistenti di quelle negative.

Ma non è finita. Secondo la ricerca della dottoressa Barbara L. Fredrickson, anche se momentanee, le emozioni positive possono avere effetti benefici e duraturi sulle persone.

Quindi, sviluppando il pensiero positivo è concentrandoci sulle risorse che abbiamo dentro di noi, possiamo imparare a trovare benefici anche in situazioni spiacevoli. La psicologia positiva ci insegna che se Ti concentri su ciò che è buono, puoi, senza dubbio, migliorare la Tua vita.

Il problema è che la maggior parte delle persone si concentra sulle cose negative, sui problemi, sulle cose brutte e, di conseguenza, peggiora sensibilmente ogni aspetto della sua vita.

Come dice John Milton: “La mente è condizione di se stessa, e in se stessa può fare dell’inferno un paradiso e del paradiso un inferno”.

Ricorda: la mente può essere il Tuo più potente alleato o, al contrario, il Tuo più acerrimo nemico. Tu hai il potere di scelta, quindi… scegli!

Lasciami un commento al post.

A Cura di Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach,
“Che aiuta le persone a raggiungere un obiettivo in 5 passi”
Autore di “Donne in Crisi” e “Penso Positivo”

mercoledì 15 aprile 2009

Wellness

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Le statistiche sulle donne e sul denaro sono veramente preoccupanti. Il 47% delle donne americane all’età di 50 anni sono single. E questo significa che, oltre che gestire da sole le loro giornate, sono anche responsabili da sole delle loro finanze.

Le pensioni delle donne sono in media inferiori a quelle degli uomini in quanto lavorano mediamente 14,7 anni in meno a causa del matrimonio e dei figli (Fonte: NCWRR).

Il 50% dei matrimoni finisce con il divorzio. Il genitore affidatario è per la maggior parte dei casi la madre, che diventa responsabile anche dei figli.

Il motivo principale dei litigi in famiglia è il denaro.

Nel primo anno dopo il divorzio lo standard di vita di una donna crolla circa del 73%. Le donne hanno un’aspettativa di vita di 7/10 anni superiore agli uomini. Le donne nate dopo il 1964 potrebbero dover lavorare fino a 74 anni a causa dell’inadeguatezza delle loro risorse finanziarie e copertura delle pensioni (NCWRR). 3 su 4 poveri al mondo sono donne (Fonte: Raising For Found Investor).

Questi dati statistici americani stanno velocemente diventando reali anche in Europa.

Ma che cosa ci dicono? Che dopo una vita passata a prendersi cura della famiglia le donne non hanno sviluppato la capacità di prendersi cura del loro benessere finanziario. Dovranno dipendere sempre da un marito, un partner, un capo, o, se va bene, lo Stato.

Per questo ne L’Arte della Ricchezza spiego quanto sia importante per una donna decidere di affrontare la situazione e prendersi cura della propria situazione finanziaria.

Voi che ne pensate?

A cura di Alessandra Croce
CoAutrice di L’Arte della Ricchezza (con Alfio Bardolla)

martedì 14 aprile 2009

qual'e' il motivo della tua crisi?

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Quanti anni sono che faccio coaching in maniera quasi prevalente con le donne, quattro, cinque? Ogni tanto capita anche qualche maschietto, anche se ormai si deve essere sparsa una strana voce e per ogni uomo che mi viene a trovare, parlo con dieci donne.

Bene, ci credi che almeno in un caso su due, in altre parole il cinquanta percento, le donne che si sono rivolte a me hanno indicato un motivo della loro crisi che poi si è rivelato completamente sbagliato?

Può sembrare strano, anche se è proprio così. Nel 50% dei casi che ho avuto il piacere di studiare, il vero motivo della crisi d’identità della donna era diverso da quello che Lei stessa mi aveva indicato, s’immaginava.

Ecco perché mi permetto di fare la stessa domanda anche a Te: “Ma sei proprio certa che il motivo della Tua crisi sia quello giusto?”

Negli ultimi anni, mi sono imbattuto in moltissime donne tra i trenta e i cinquant’anni, con le quali ho avuto il piacere di lavorare e di aiutarle a crescere attraverso il coaching.

Donne che hanno incolpato della loro bassa autostima, della crisi relazionale, coniugale o d’identità, il primo problema che hanno incontrato, quello che apparentemente era il più evidente. Il più facile da individuare.

Per scoprire, dopo una o due sessioni di coaching, che il vero problema della loro crisi era ben diverso, molto più profondo e, spesso, lo avevano “davanti agli occhi”, solo che non avevano il coraggio di guardare.

Naturalmente, è bene evitare di generalizzare e semplificare il tutto, riconducendo ogni crisi femminile ad un falso problema evidenziato dalla donna.

Talvolta, il vero problema potrebbe essere proprio quello che Tu stessa hai individuato. Ma altre volte, potresti concentrare la Tua attenzione su di un falso problema, perdendo tempo ed energie per risolverlo.

Un consiglio? Imparare a metterti in discussione su tutto, su qualsiasi argomento, in qualsiasi situazione, con qualsiasi persona.

Apri gli occhi, lascia da parte l’orgoglio ed impara a cercare il vero motivo della Tua crisi.

Mi dirai… e se poi coincide con quello che pensavo? Meglio! Potrai così focalizzare ogni sforzo su di esso e concentrare tutte le Tue energie per risolverlo bene.

E Tu, conosci il vero motivo della Tua crisi? Lasciami un commento al post.

Ps
Nel mio ultimo ebook, Donne in Crisi ho dedicato un intero capitolo all’argomento.

A Cura di Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach,
“Che aiuta le persone a raggiungere un obiettivo in 5 passi”
Autore di “Donne in Crisi” e “Penso Positivo”

giovedì 9 aprile 2009

Utilizzare la Voce per vendere

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Lo sapevi che la mente delle persone che ti ascoltano per telefono traduce ciò che sente? E capisce il tuo stato d’animo fino addirittura la tua postura? Avviene con tutti e anche la tua mente lo fa se ricevi una telefonata, quindi c’è poco da fare: devi abituarti a convivere con questa situazione.

Sembra uno svantaggio da subire vero? Qui arriva il bello: se fai telemarketing tutto questo lo puoi sfruttare a tuo vantaggio! Infatti un potenziale cliente deve percepire la tua autostima raggiunta. Nel precedente articolo parlando del sorriso come “arma”, abbiamo visto solo un elemento di quello che puoi trasmettere per telefono: la positività. Da adesso devi imparare a usare la madre di tutte le armi per trasmettere tutto ciò che vuoi, che è la tua VOCE. Grazie ad essa infatti puoi trasmettere non solo positività, ma tante altre cose, come appunto (ed è la cosa principale da far percepire) la tua autostima.

Sappi che è il modo con cui usi la voce che determina l’immagine dell’azienda per cui lavori. Sì proprio così! Infatti una voce squillante, gradevole, aggraziata e reattiva dà l’impressione di un’azienda attenta ai propri clienti, snella, efficiente e veloce!

Sono queste, ad esempio, tante altre cose che puoi trasmettere tramite la voce. Pensaci un attimo: quante sono state le volte che non hai formulato il giudizio su un’azienda dopo che hai sentito la centralinista o il responsabile di turno? Impossibile che tu ne abbia soltanto una!

A questo punto, ti sarai reso conto che per te (e la tua azienda), è fondamentale sapere come si usa la tua voce. Ora è venuto il momento che tu sappia quali sono le sue caratteristiche e quali sono quelle da usare a tuo vantaggio, in più tutte le strategie segrete correlate al loro uso. Prima però precisiamo una cosa.

Sicuramente ti avrà colpito il fatto che è il modo con cui si usa la propria voce ad influenzare i potenziali clienti. E il contenuto? Si può dire ciò che si vuole a telefono tanto basta sapere “come” dirlo per fare clienti? Non proprio. E’ ovvio che, ad esempio, non puoi parlare di sport se al telefono devi fissare un appuntamento o vendere un aspirapolvere…

La verità è che sono importanti sia i contenuti di ciò che dici e sia le modalità con cui trasmetti la tua voce. Vediamo meglio: esistono tre forme della comunicazione umana che tutti gli uomini usano in modo differente. Eccole:

La comunicazione verbale (i contenuti)

La comunicazione paraverbale (la voce, espressione del viso, ecc..)

La comunicazione non verbale (linguaggio visivo-corporeo)

Sicuramente ti stai già chiedendo quale delle tre è la più importante, nonostante servono tutte e tre. Le percentuali con cui tutte e tre influenzano l’incisività della comunicazione sono il 7% la comunicazione verbale, il 40% la comunicazione paraverbale e ben il 53% la comunicazione non verbale. E’ davvero sorprendente come i contenuti incidono così poco in questo lavoro! Prima di imparare e capire questo, infatti mi chiedevo sempre come mai in tutti i lavori di vendita che ho fatto nella mia vita, persone che conoscevano ben poco il prodotto che vendevano, avevano un grande successo. Ecco spiegato il perchè!

Ovviamente però, è importante comunque studiare le caratteristiche del prodotto/servizio che si vende anche perchè col passare del tempo è ragionevole che tu arrivi a possedere una comunicazione completa: cioè l’uso corretto della tua voce e ricchezza di contenuti. In una situazione di assenza di stimoli visivi come è questo lavoro (cioè la mancanza della comunicazione non verbale) è necessario che sfrutti a tuo vantaggio le altre due forme.

Tolto il linguaggio del corpo, l’incidenza dei contenuti e quindi della comunicazione verbale sale un po’, fino ad assestarsi su una percentuale che varia dal 15% al 18%. Ma è la comunicazione paraverbale ad avere un deciso rialzo: se dal vivo si assestava intorno al 40% ora è aumentata moltissimo fino ad una percentuale che oscilla tra un 82% e un 85%!!!

Ecco perchè, è veramente importante per te conoscere le caratteristiche di questa comunicazione e tutti i suoi segreti, fondamentale per far percepire la tua autostima. Solo così, grazie alla tua voce, puoi avere una comunicazione efficace.

L’altro aspetto, necessario per arrivare a possedere una comunicazione completa, è cioè i contenuti (comunicazione verbale) li vedremo in futuro, nel quale studieremo esaurientemente questo aspetto.

Per saper utilizzare la voce in modo corretto e a proprio vantaggio devi sapere che esistono tre aspetti sui quali devi lavorare: il primo è la dinamicità della voce cioè la capacità di modulare il tono in modo da non essere statici e variare la tonalità vocale, il secondo aspetto è l’adattamento vocale necessario per fare centro nelle tue conversazioni ed infine il terzo aspetto è l’efficacia della tua voce che si raggiunge utilizzando a tempo dovuto tutti i quattro elementi della voce.

Nei prossimi articoli, esamineremo nel profondo questi tre aspetti….

A Cura di Roberto D’Aloisio,
Autore di “I Segreti del Telemarketing”

lunedì 6 aprile 2009

Linguaggio java? adesso e' tutto piu' semplice

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Faccio tesoro di alcune domande che ho ricevuto su questo blog e da alcuni miei lettori che mi hanno scritto per chiarire meglio alcune caratteristiche del mio book.

L’ebook richiede conoscenze specifiche di matematica / informatica?
Il mio libro è stato scritto per incontrare un pubblico di ampio respiro. Anche per coloro i quali non avessero mai visto una linea di codice, l’e-book parte dai fondamentali di base: algoritmi, variabili, blocchi di codice, istruzioni. Il mio e-book è perfetto per i principianti, anche se non studiato appositamente per loro.

Non ho i titoli di studio sufficienti, ho appena la terza media. Posso comprarlo?
Vorrei ricordare che alcuni dei migliori hacker del mondo sono stati ragazzini che non avevano ancora finito le scuole superiori. L’informatica è una disciplina a cui tutti si possono avvicinare, anche coloro che non dispongono di conoscenze di base robuste. Ammetto certamente che non avendo solide conoscenze di base potrà risultare più difficile la comprensione, ma non impossibile. Con impegno e determinazione anche un lettore che non ha un grande curriculum alle spalle può arrivare, con il mio e-book, ad acquisire una buona conoscenza.

Dopo averlo comprato posso andare subito a lavorare nell’informatica?
Il libro ti fornisce ottime conoscenze di base, ma questo non ti assicura di essere assunto in tutte le aziende di informatica. Alcune aziende assumono persone che possiedono una base solida; altre aziende, invece, vogliono anni di esperienza. E’ chiaro che se un’azienda richiede 5 anni di esperienza nel settore, non potrai essere assunto. Se invece l’azienda richiede una conoscenza di base e anche intermedia del linguaggio java, se hai studiato bene il volume e ne hai assimilati i concetti hai senz’altro possibilità di essere considerato in modo positivo. Ovviamente, se l’azienda richiedesse titoli di studio superiori di cui non disponi, purtroppo in quel caso la sola conoscenza del linguaggio non è sufficiente. E’ chiaro che il mio libro non sarà sufficiente ad affrontare un colloquio di lavoro in cui vengono richieste conoscenze di C#, poiché parla di Java ;)

L’e-book è adatto per chi possiede già competenze di informatica ?
Assolutamente si, la comprensione del libro risulterà molto più agevole a coloro i quali hanno già acquisito competenze di programmazione in altri linguaggi. Magari queste persone potranno saltare i capitoli introduttivi, in cui vengono date le nozioni di base … ma l’e-book è molto lungo ;)

L’E-Book mi consente di creare siti E-Commerce?
Si, l’e-book fornisce competenze di programmazione sufficienti a sviluppare un semplice sito E-commerce. Certo, per fare un sito molto bello dal punto di vista grafico conoscere l’uso degli script ( presentati nel volume) non basta, sono necessarie conoscenze molto approfondite di Html. Ma per coloro i quali vogliano iniziare a costruire con le proprie mani un bel sito, senza enormi pretese, con cui gestire un piccolo e-commerce le conoscenze fornite dall’e-book sono assolutamente sufficienti.


Perché dovrei comprare il volume se trovo tante guide gratuite online?
Ci sono discrete guide online, ma quasi tutte hanno uno svantaggio: presuppongono che tu abbia già delle conoscenze di base in informatica, quindi danno molte cose per scontato, facendo risultare spesso la comprensione veramente difficile. Ho costruito questo Ebook, con mesi di duro lavoro, per guidare con le mie parole il lettore da un livello assolutamente 0 (nei primi capitoli presento persino “il modo di pensare” di un computer, mentre parlo di algoritmi) nel mondo informatico fino a un livello di preparazione veramente buono, in modo graduale e senza traumi. Il mio e-book è un percorso guidato che vi condurrà a conoscere il linguaggio Java senza grossi sforzi e senza dover faticare cercando centinaia di guide su internet in attesa di trovare quella adatta a voi.

L’e-book è solo teorico o ci sono anche esempi di programmi reali?
Il mio e-book è pratico al 100%, ci sono molti esempi di programmi reali e funzionanti. Uno di questi vi consente di creare un’agenda elettronica. In un altro esempio viene costruito un piccolo e-commerce perfettamente funzionante e ne viene fornito il codice. In ogni caso, l’intero libro è sempre corredato da esempi pertinenti all’argomento spiegato.

Questo e-book ha richiesto molti mesi di duro lavoro, ma scriverlo mi ha dato molta soddisfazione e mi ha anche divertito . Spero che anche voi potrete trovare divertente e appagante l’informatica così come la trovo io.

A Cura di Ignazio Barbagallo,
Autore di “Il Linguaggio Java”

giovedì 2 aprile 2009

Natural Body Building adesso si può

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Dopo aver letto decine di libri sul Body Building a volte con programmi improponibili a meno di essere “superbombati” ho deciso di scrivere il mio libro sul Body Building. E’ il primo ebook italiano che tratta in modo così approfondito una tematica così importante per chi si allena e vuole ottenere risultati in modo naturale e senza l’assunzione di farmaci.

L’ho scritto anche per fronte alle tante richieste che in questo ultimo periodo ho avuto come personal training online. Il libro è ideale per chi si pensa isolato, non sa a chi affidarsi o non vede nella propria palestra la persona giusta per farsi seguire. O semplicemente per chi abbia voglia di utilizzare i miei programmi.

Questo ebook ha un valore immenso, considerando che in media una consulenza online si aggira intorno agli 80,00-50,00€ per programma stilato, e all’interno ci sono 10 programmi dettagliati d’allenamento più la guida agli esercizi più i vari programmi alimentari, fate voi il conto del reale valore del libro…

L’ebook Natural Body Building lo considero il mio capolavoro e la sintesi dei miei primi 10 anni di lavoro nel settore. Semplice e pratico, come io intendo l’allenamento con i pesi. Tutti potranno, se seguiranno i miei consigli e i miei programmi, ottenere quel fisico che tanto desiderano. I programmi che ho stilato sono adatti sia a quelli che si allenano in palestra, sia per le persone che si alleneranno in casa. Infatti tutti gli esercizi proposti sono da eseguire con bilanciere, manubri e a corpo libero.

Il libro è completo sotto ogni aspetto, ho cercato di trattare gli argomenti essenziali per potersi allenare in modo autonomo. Il libro è organizzato a giorni, ogni giorno avrete un compito preciso di apprendimento:

1. Giorno 1: imparerai a valutarti, con le migliori strategie: le circonferenze e la plicometria. Ti insegnerò in particolare l’auto-plicometria;
2. Giorno 2: ti insegnerò il funzionamento del corpo umano, cosa vuol dire fare ipertrofia e come ottenerla. Ti mostrerò il miglior range di lavoro far massa o come fare definizione.
3. Giorno 3: ti mostrerò la periodizzazione che andrai a fare. Un anno di intenso lavoro con i migliori 10 programmi d’allenamento.
4. Giorno 4: parlerò di alimentazione e ti insegnerò tutto ciò che devi sapere per fare massa o definizione. In più ho preparato alimentazioni dettagliate per la massa e per la definizione (in particolare con la dieta Metabolica)
5. Giorno 5: ti mostrerò nel dettaglio i migliori 10 programmi d’allenamento. Ti insegnerò ad allenarti con le superserie, le triserie, il 5×5, lo stripping, l’8×8, il GVT, i piramidali, le full body, … Tutti programmi testati personalmente e realmente efficaci.
6. Giorno 6: ti indicherò gli esercizi base per un allenamento ottimale. In particolare ti insegnerò ad eseguire una panca piana corretta, le trazioni alla sbarra e le loro varianti, tutte le forme di squat e di stacchi, la panca stretta e i curl per le braccia e i lavori per le spalle come il military press e il push press. Ti mostrerò tutti i fondamentali e i complementari dell’allenamento con sovraccarichi.

L’ebook può essere considerata una Guida completa al Natural Body Building. Ideale sia per i principianti, sia per quelli più esperti sia per tutti i personal trainer che vorranno sfruttare i miei allenamento per allenare i propri clienti.

Una cosa sono certa: vi faro veramente faticare! Spingerete il vostro fisico dove mai è giunto e vi renderete conto di cosa vuol dire allenarsi con i miei programmi.

Buon allenamento…

A Cura di Umberto Miletto,
Autore di “Natural Body Building” e “Il Metodo Kettlebell”