giovedì 26 febbraio 2009

Come scegliere il mutuo

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L’offerta attuale di soluzioni per finanziamenti immobiliari è in continua evoluzione. I tassi stanno scendendo e sembra lo stiano facendo anche i prezzi degli immobili. Molte persone sono oggi spaventate dall’idea di un indebitamento che potrebbe durare anche per molti anni.

In realtà è forse questo uno dei momenti storici migliori per farlo! Si parla di un ulteriore ritocco sul tasso di interesse da parte della Banca Centrale Europea nel mese di Marzo. Questo ridurrebbe ulteriormente l’Irs e l’Euribor. Quindi tassi ancora più bassi.

Sono molti gli immobili in vendita e pochi gli acquirenti. Chi vuole comprare, oggi ha la possibilità di concludere l’affare ad un buon prezzo e chi ha bisogno di vendere subito purtroppo sarà costretto ad accettare anche proposte molto più basse. Riuscire ad acquistare una casa con un ribasso sostanzioso sul prezzo originariamente richiesto e farlo con un mutuo a tasso fisso basso, credo sia una ottima strategia di investimento, dati anche gli elevati canoni dell’affitto.

Anche negli Usa Obama sta intervenendo nel settore, per fronteggiare una bolla speculativa di proporzioni spaventose. L’ingegneria finanziaria propone ventagli sempre più ampi di utilizzo del credito. Di certo c’è che ad oggi l’accesso ai finanziamenti è divenuto più difficoltoso rispetto a qualche anno fa.

Sapersi muovere all’interno di un contesto del genere diventa sempre più indispensabile. Riuscire od ottenere una rata più conveniente rispetto ad un’altra, permette di fronteggiare tante altre spese quotidiane.
Nell’ebook “Come scegliere il mutuo” il lettore è guidato passo dopo passo per la strategia migliore, in maniera estremamente pratica. Bisogna sapere cosa domandare, a chi farlo, come farlo, dove farlo. Essere preparati, conoscere la materia, è finalmente possibile anche per chi si avvicina per la prima volta all’acquisto di un immobile, pur piccolo che esso sia.

Il costo irrisorio dell’ebook risulterà essere un investimento prezioso in confronto alle migliaia di euro che si potrebbero ottenere mettendolo in pratica. Riuscire ad avere una rata più bassa di soli 18 euro rispetto ad un’altra, per una durata di 25 anni, permette di risparmiare ben 5400 euro!
A questo punto non mi resta che augurare una buona lettura ed ottimi affari!!!

A Cura di Guido Di Domenico,
Autore di “Come Scegliere il Mutuo”

lunedì 23 febbraio 2009

Ritrovare l'amore di amare!!

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Esiste nulla di più bello che tornare ad amare qualcuno con passione dopo un momento brutto, una storia finita?

Credo proprio di no. Eppure, molte delle persone che hanno subito il trauma di un fallimento sentimentale si chiudono in se stesse e non permettono più a nessuno di entrare nella loro vita.

Come se l’esperienza negativa della precedente relazione bloccasse sul nascere ogni nuovo timido tentativo di tornare a vivere, ad amare.

Mi è spesso successo di fare coaching con donne che in amore avevano una sorta di “freno a mano tirato”. Avevano l’indipendenza economica, il riconoscimento sociale, una bella casa e magari anche dei figli meravigliosi nati dalla precedente relazione, ma quando mi parlavano dell’incontro con un nuovo partner, erano sempre sulla difensiva.

Il loro schema mentale impediva di “guardare oltre”, di gettarsi alle spalle la triste esperienza e ricominciare. Troppe volte il ricordo del passato, della precedente relazione, è forte, e domina la vita delle persone, nonché le relative scelte, sentimentali e no.

In Donne in Crisi, ho dedicato un intero capitolo al passato e so bene quanto possa essere limitativo. Vivere perennemente nel passato non aiuta a “riprendersi la propria vita” e anzi, può diventare un vero e proprio handicap.

Ecco perché consiglio sempre alle donne che fanno coaching con me o che incontro nelle mie conferenze sull’Autostima, di imparare a “gettarsi dietro le spalle il passato”, nonché di evitare di stare perennemente sulla difensiva.

Se la paura è ragionevole e il timore di commettere gli stessi errori del passato lecito, è altrettanto vero che non devi chiuderti a riccio e impedire ad altri uomini di entrare nella Tua vita.

Credimi, le probabilità che Tu incontri un uomo con le caratteristiche del Tuo ex, sono remote, e comunque, minori di quanto Tu possa pensare. Salvo che Tu non vada in giro con una calamita gigante che attira negatività da entrambi i poli, è molto probabile che Tu possa incontrare un uomo con caratteristiche e personalità diverse.

Magari non Ti piacerà ugualmente. Magari Ti darà la sensazione di essere vuoto e magari, non lo riterrai all’altezza di una nuova storia d’amore, ma mi chiedo: perché non provarci?

Fidati, lascia socchiusa la porta del Tuo cuore, tornare ad amare qualcuno è molto più di una semplice speranza. Tornare ad amare è una possibilità reale, che Tu devi solo alimentare continuamente, giorno dopo giorno.

Ricorda: non occorre vivere sulla difensiva, occorre… vivere.

Un abbraccio e lasciami un commento al post!

A Cura di Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach
“Che aiuta le persone a raggiungere un obiettivo in 5 passi”
Autore di “Donne in Crisi”

giovedì 19 febbraio 2009

il tesoretto ...

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Molte aziende, in particolar modo quelle piccole, hanno un tesoro nascosto di cui non conoscono l’esistenza e quindi non lo cercano.
Questo tesoro sono le perdite.

Oggi, con l’attuale situazione di mercato, solo attraverso il recupero delle perdite, le aziende possono avere un vantaggio sui costi nei confronti dei propri concorrenti e possono avere risorse disponibili per autofinanziarsi.
Ma quali sono le perdite in un’azienda?
Esse possono essere presenti in tutti i settori dell’organizzazione. Dalla R&D alla Produzione, dagli Acquisti alle Vendite, dall’Amministrazione alla Logistica. Le perdite che oggi voglio elencarvi sono quelle inerenti gli impianti produttivi di un’azienda.
Le principali sono:

1. perdite per avviamento;
2. perdite per regolazioni;
3. perdite per guasti;
4. perdite per velocità dell’impianto ridotta;
5. perdite per funzionamento a vuoto;
6. perdite per difetti.

Tu che stai leggendo questo articolo, se sei un imprenditore o un manager, conosci le perdite della tua azienda? Esse sono quantificate oggettivamente? Conosci il valore economico di tutte le perdite? Molto spesso, quando rivolgo questa domanda all’interno di una organizzazione, ricevo risposte differenti l’una dall’altra . Questo perché l’azienda non dispone di dati certi.
Cosa deve fare un’azienda che si trova in questa condizione?

La prima cosa che la Direzione deve programmare è un cambiamento culturale che sia l’inizio di un percorso di miglioramento dell’efficienza di tutta l’azienda. La seconda attività è quella di addestrare le persone, per rilevare le perdite e rimuoverle, dando loro un metodo. Ovviamente, bisognerà affidarsi alla collaborazione di un esperto che formi le persone nel modo corretto.

Terza cosa importante è verificare i risultati del cambiamento e dare visibilità all’interno dell’organizzazione dei risultati positivi. In ultimo, quando il miglioramento è radicato nella cultura delle persone, predisporre piani e procedure di mantenimento per evitare che nel tempo la situazione regredisca. Solo attraverso questo processo è possibile trovare “il tesoro nascosto”.

Tu cosa ne pensi delle perdite? Lasciami un tuo commento!

A Cura di Chiarissimo Colacci
Autore di “L’Impresa Efficiente”

lunedì 16 febbraio 2009

Info sul ebook di E-commerce

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Un saluto a tutti. Mi dispiace non esser stato presente in questo periodo sul blog, degli impegni lavorativi mi hanno tenuto fuori casa per alcuni mesi. Da oggi sono più libero e potrò riprendere a dare formazione qui, in particolare continuerò a parlarvi di Seo, argomento che più mi appassiona.
Intanto, oggi volevo farvi vedere il portale E-commerce didattico creato con l’ebook “E-commerce da Zero a Cento”, più alcune domande che ricevo in merito. Il sito potete visionarlo qui: www.autoricambistore.com.

Ora, vi lascio alla domande, se volete ulteriori chiarimenti potete postare un commento.

Cosa vuol dire creare un Sito o un E-commerce da ZERO?
L’Ebook si chiama in questo modo, semplicemente perché, non importa che tu abbia delle conoscenze di programmazione, di design o di marketing e non importa se questo è il tuo primo approccio a sapere di più sull’E-commerce. In QUALSIASI CASO al termine di tutte le lezioni potrai avere il tuo sito web e potrai creare un e-commerce, un portale o un semplice blog!

Con questo Ebook posso creare anche un portale?
Certo. Tutte le info presenti sono incentrate su una piattaforma gratuita molto diffusa. In questo Ebook ti spiego molto dettagliatamente come gestirla completamente da zero. Con un po d’impegno c’è la possibilità di rendere accessibile la creazione di portali dinamici, blog e naturalmente siti e-commerce.

Posso vedere qualche esempio di sito creato con il tuo sistema?
Si. A dire la verità sono cosi tanti i siti, creati con questo sistema, che non ci sarebbe spazio a sufficienza per pubblicarli in tutte le pagine di questo sito. Ammontano a quasi 200.000 i siti presenti online. Ecco un breve lista:

http://www.mapc.co.nz( sito e-commerce)
http://www.i5sensi.com (sito e-commerce)
https://lvis.gsfc.nasa.gov (sito della nasa)
http://porsche.com.br (sito della Porche)
http://www.foppapedretti.it ( sito della foppapedretti)
http://www.berlusconi.it (sito su curiosità di Berlusconi)
http://www.sampdoria.it/ ( sito della sampdoria)
http://www.francescorenga.it (sito di Renga)

Devo spendere altri soldi per creare il mio portale dopo l’acquisto dell’ebook? Devi solo acquistare il dominio, a me no che non lo possiedi già. Puoi spendere delle 20€ alle 30€, il resto è free. Tutti i software e i programmi che ti consiglio di utilizzare sono open source, cioè scaricabili ed utilizzabili gratuitamente a tempo illimitato.

Vorrei un brevissimo sommario dei temi dell’ebook, è possibile avere una lista?
La scheda prodotto è molto esauriente ed è disponibile qui: Ebook E-commerce . Ecco comunque un breve sommario dei punti cruciali dell’ebook:

1 ) Una panoramica generale di cosa incontrerai nell’ebook.
2 ) Le potenzialità del sistema e un analisi di diversi siti che lo usano.
3 ) Il giusto acquisto dei domini a seconda delle esigenze.
4 ) Come utilizzare uno specifico programma per collegare il portale al dominio.
5 ) Cos’è un database e come utilizzarlo ai nostri scopi.
6 ) Passi per installare al meglio il tuo nuovo portale.
7 ) Cambiare la veste grafica in base alle tue esigenze.
8 ) Prendere dimestichezza con l’amministrazione del sito.
9 ) Cosa fare per trasformare un portale in sito e-commerce.
10) Risorse, strumenti e trucchi per potenziare un sito web.

Ricordati di scaricare il primo capitolo gratuitamente: Capitolo gratis.

A Cura di Lorenzo De Santis,
Autore di “E-Commerce da Zero a Cento”

lunedì 9 febbraio 2009

Affiliarsi?ma.. a chi?

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Prima di iniziare un’affiliazione è importante capire quello che la gente cerca, i prodotti che vengono cercati e acquistati maggiormente e connesso a tutto ciò, quindi le parole più cercate dai navigatori.

Esistono dei piccoli strumenti, spiegati dettagliatamente nel mio ebook, come ad esempio Google Zeitgeist, che ci aiuterà per individuare le parole più cercate dai navigatori.

È importante quindi svolgere una piccola ricerca di mercato in modo da avere le idee chiare su quali prodotti promuovere, e iniziare la propria affiliazione.
Ricorda anche che sicuramente sui prodotti più cercati ci sarà una maggiore concorrenza e, non sempre è bene promuovere tale prodotto, ma non è detto che te non riesca ad avere delle vendite.
Google offre un tool gratuito nel quale è possibile visionare quello che ci interessa.

Si chiama Google Zeitgeist
http://www.google.com/intl/en/press/zeitgeist.html

Questa risorsa offre anche la possibilità di vedere la classifica delle parole cercate di tutti gli altri stati del mondo, quindi è molto utile se dovremmo affiliarci a diversi produttori mondiali; io vi consiglio quelli americani di ClickBank. :-)
In questa classifica troverai sicuramente parole che a te non servono come “Trasformers” oppure ad esempio “Anne Nicole Smith”. Non servono perché non sono prodotti con cui possiamo iniziare un’affiliazione.
Molto utili invece possono essere le parole come “YouTube” e “MySpace” perché potremmo trovare delle affiliazioni su sistemi per scaricare i Video di YouTube o guide su come utilizzare un Blog di Successo.

Ma per iniziare una buona affiliazione non basta avere questa lista di quindici parole, ma può esserti utile per darti l’idea di cosa viene cercato maggiormente in questo periodo ad esempio in America, e fare una ricerca più approfondita, della parola che t’interessa.
Sicuramente Google Zeitgeist è un ottimo strumento per iniziare ad avere le idee un po’ più chiare, ma non è sufficiente per capire se tale parola o prodotto sarà sempre una ricerca da parte degli utenti, o con quale intensità lo è stato fino a ora.
Sarebbe molto utile sapere se possiamo vendere quel prodotto in futuro, e se in precedenza è andato, diciamo di “moda”.

Quindi ecco un’altra piccola risorsa offerta sempre da Google per l’utenza Americana.
Si chiama Google Trend con il quale ci si può rendere conto del Trend di ricerca di una parola “chiave” in un lungo periodo.
http://www.google.com/trends

Questo strumento diventa molto utile quando si deve controllare la consistenza di ricerca nel tempo di un determinato prodotto o per confrontarlo con un altro, cosi da poter avere le idee un po’ più chiare sui prodotti da pubblicizzare.

Ma non solo Google offre questa possibilità, vi sono anche altri strumenti… ;-)

A Cura di Simone Caracciolo,
Autore di “ClickBank”

giovedì 5 febbraio 2009

Scopriamo.. le Donne

vi segnalo questo articolo sulle donne:) .. : www.autostima.net



Il 1999 è stato un anno molto importante per me. Quello che io chiamo l’anno della svolta. Ho superato una grossa malattia, ho deciso di smettere di fare il marketer puro e mi sono sempre più occupato di Crescita Personale.

Da allora, ho aiutato tantissime persone a valorizzare le proprie risorse ed accrescere l’Autostima. Veder tornare a sorridere le persone e sapere di essere stato loro utile, è un’esperienza bellissima, che consiglio a tutti.

La cosa simpatica è che mi sono accorto, negli ultimi quattro, cinque anni, di aver lavorato con moltissime donne. Se non fosse stato per qualche raro maschietto, oserei affermare di aver fatto coaching esclusivamente con il gentil sesso.

Non mi è molto chiaro il motivo; forse perché l’uomo è di natura restio a chiedere aiuto, o forse, perché ho un feeling maggiore con le donne. Come mi hanno spesso detto le mie stesse Clienti: ho una particolare capacità di saperle ascoltare. E siccome per natura, l’uomo ascolta pochissimo la donna, forse il motivo è proprio questo.

Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, è solo che mi ha incuriosito e mi sono messo a fare una breve ricerca ed ho scoperto moltissime cose interessanti sul conto delle donne.

Una delle prime cose che ho notato è che la maggior parte di loro apparteneva ad una fascia di età ben precisa, tra i trenta e i cinquant’anni. Di rado mi capitava di lavorare con ragazze molto giovani, mentre la massima concentrazione di donne in crisi che si rivolgeva a me, apparteneva proprio a quella fascia.

Anche le problematiche erano spesso comuni: quasi tutte erano in crisi d’Autostima, oppure coniugale ed ancora, con forti problemi d’identità. Mentre ho notato che - in base alle mie specifiche esperienze - il problema economico, di lavoro o la delusione legata alla carriera era molto più rara, quasi non rientrava nell’universo femminile. Problematica che, invece, ancora oggi tocca molto più da vicino noi maschietti.

Ma perché proprio la fascia di età tra i 30/50 anni?
Personalmente mi sono dato questa risposta. Prima dei trent’anni, le donne sono vitali, piene di energia e sono ancora nel pieno della ricerca della “felicità”. Inseguono i loro sogni e si battono con tutte le loro forze per realizzarli.

Sono ancora romantiche, sognatrici, forse troppo ingenue. Credono ancora nell’amore con la A maiuscola, e molte di loro, addirittura nel principe azzurro che verrà a prenderle sul cavallo bianco. Insomma, difficilmente prima dei trent’anni hanno vissuto molte delusioni. O comunque, le stesse non sono state ancora capaci di scalfire la loro Autostima.

Passati i cinquant’anni, invece, hanno già superato molti dei problemi della loro vita e sono nel pieno della loro consapevolezza. Sono diventate più mature, e non soltanto di età anagrafica. Si sono accettate per quello che sono, per quello che la vita può offrire loro.

Hanno già formato gli anticorpi di quelle che io considero le due delusioni in assoluto più forti femminili: l’amore e la famiglia. Paradossalmente, è come se fossero pronte per ricominciare una nuova vita e, infatti, non di rado la donna riscopre il piacere di amare in età non più giovanissima e spesso, l’amore che trovano è quello “vero”, quello in grado di “accendere” nuovamente i loro sensi, di regalare loro tutta una serie di emozioni. Quelle stesse emozioni che negli anni precedenti erano state avare.

Meno raramente di quanto si possa pensare, dopo i cinquant’anni, con l’avanzare dell’età e della consapevolezza di “se stesse”, le donne ritrovano anche la serenità e la capacità di apprezzare la vita, anche se questa è ben lontana dal prototipo che avevano costruito quando erano giovani. Anzi, spesso è completamente diversa.

Insomma, quello che io chiamo il “tunnel nero femminile” si forma solitamente tra i trenta e i cinquant’anni. In questa fascia di età, le donne sono stranamente più deboli e indifese.

Fortunatamente. non tutte le donne lo debbono percorrere o ne sono vittime. Ma il fatto che sei/sette donne su dieci che hanno fatto coaching con me lo avevano imboccato, è un dato su cui riflettere.

Nel prossimo post Ti racconterò un po’ più dettagliatamente le mie esperienze di coach con le donne. Chissà che non possano essere utili ad alcune delle amiche del blog.

Un abbraccio e lasciami un commento al post.

A Cura di Giancarlo Fornei,
Formatore Motivazionale & Mental Coach,
“Che aiuta le persone a raggiungere un obiettivo in 5 passi”
Autore dell’ebook motivazionale “Penso Positivo”

lunedì 2 febbraio 2009

Continuiamo con l'ottimismo..

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Siete un venditore ottimista, una persona che ha in testa un “SI”, che pensa a che cosa si può fare, a che cosa è giusto e funziona, che ritiene che il successo nella relazione con il cliente dipenda dalla sua abilità e dalla capacità di capirne i bisogni e di avvicinargli il prodotto nel modo migliore?

O siete un venditore pessimista, che ha in testa un “NO”, che pensa a ciò che non si può fare e che è sbagliato, che ritiene che ciò che accade dipenda dagli altri o dalle circostanze avverse, e che si arrende quindi con facilità di fronte ai problemi?

Se appartenete alla prima categoria, siete sicuramente sulla buona strada e dovete continuare a procedervi con impegno e convinzione.
Se, invece, appartenete al secondo tipo di venditori, allora dovete fare un grosso lavoro su voi stessi. Perché l’ottimismo è l’elemento essenziale del successo nella vendita: senza fiducia, entusiasmo, determinazione, positività e speranza non si possono ottenere risultati efficaci nella vendita.

Ma come si fa a essere ottimisti?
E’ una caratteristica innata, dipende dalla personalità?
Assolutamente no, è un’attitudine appresa, uno stile esplicativo che dipende dal nostro modo di interpretare gli eventi e di dare loro una spiegazione. Dipende dalle parole che usiamo nel dialogo interno e in quello esterno.

Chi è ottimista sa concentrarsi sulla sfida rappresentata dalle difficoltà e trova motivazione e stimoli vivificanti nella soluzione dei problemi, mentre chi è pessimista sa concentrasi solo sui problemi e renderli ancora più evidenti; chi è ottimista ha gusto per il proprio lavoro ed è felice, al contrario chi è pessimista lo subisce ed è infelice.

A Cura di Cesare D’Ambrosio,
Autore di “Tecniche di Vendita”