lunedì 26 aprile 2010

Ringiovanire

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Di notte la ghiandola pineale secerne melatonina ma con l’avanzare dell’età la produzione diminuisce.

Il risultato è che l’organismo interpreta questo calo come l’ordine di invecchiare.

Il miracolo della melatonina è in realtà un programma di ricerca scientifica che dura da oltre quarant’anni e che permette di affermare che il processo di invecchiamento, ritenuto ineluttabile, è scientificamente reversibile.

L’evento apparentemente inarrestabile dell’invecchiamento non è per niente misterioso, una volta che ci si sia impadroniti del meccanismo che lo sottende.

Contrastare l’invecchiamento si può, quindi; così come è possibile risolvere alcune fra le più gravi e disastrose patologie dei nostri tempi.

In realtà, non esiste una cura diversa per ogni patologia ma, viceversa, la ragione intrinseca della guarigione a tutti i livelli è sempre ed esclusivamente una sola: la risincronizzazione dei ritmi ormonali.

Ma come si fa a raggiungere questo scopo?

Uno dei modi per mantenersi in buona salute è appunto l’assunzione giornaliera di una semplicissima molecola naturale che si chiama melatonina.

Ne bastano pochissimi milligrammi (3 al massimo) per garantirsi non soltanto una buona salute ma anche una vita di relazione entusiasmante per lunghi anni.

A cura di Peppino Zappulla
Autore con Walter Pierpaoli di L’Orologio della Vita

giovedì 22 aprile 2010

Argomenti efficaci per BLOG

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Cosa vuol dire trovare argomenti efficaci su internet? Dal mio punto di vista un argomento è efficace su internet quando ha un mercato online, ossia è interessante, affascinante e ricercato dai navigatori di internet.

Ad esempio, vuoi creare un blog sull’allevamento dei cani, come fai a sapere se chi naviga su internet è interessato a quest’argomento?

Ecco le 7 tecniche “MUST” che devi applicare:

1. Vai su Google e scrivi “allevamento cani forum”: i forum sono l’espressione più importante dell’interesse dei navigatori per un determinato settore. Si creano grandi comunità e un gran seguito di persone che si aggregano iscrivendosi ai forum. La cosa più importante da notare in un forum è il numero d’iscritti e il numero di visite per ogni singolo post. Un numero più elevato indica un maggior interesse per l’argomento da parte degli utenti.

2. Fai la stessa cosa per i blog, quindi scrivi su Google “allevamento dei cani blog”. Trova i blog su quest’argomento e controlla il numero di commenti per ciascun articolo. Un altro strumento molto efficace sono le directory di blog. BlogItalia è la directory più popolata di blog italiani, vai sulla casella di ricerca presente sul sito e inserisci il tuo argomento.

3. Un’altra risorsa sono i gruppi di Google e, ultimamente, i gruppi su Facebook. Vai su Google e scrivi “allevamento dei cani gruppi”, controlla le discussioni e il numero di partecipanti.

4. Analizza gli articoli presenti nei siti di article marketing. Basta inserire “article marketing” su Google e troverai decine di questi siti. Vai sulle categorie e cerca il tuo argomento e i relativi articoli.

5. Vai su Youtube e studiati i video presenti per il tuo argomento. Scrivi “allevamento dei cani” su Youtube, controlla il numero di visualizzazioni, è molto importante. Il numero di visualizzazioni ti da un’idea dell’interesse dei navigatori per quell’argomento.

6. Scrivi su Google “allevamento di cani”, controlla la presenza degli annunci di Google. Più annunci sono visualizzati e più l’argomento non solo è ricercato, ma è anche profittevole. Ricorda più concorrenti più opportunità di guadagno. Questo è un aspetto importantissimo se vuoi imbastire sul tuo blog una vera attività economica, vendendo i tuoi prodotti/servizi.

7. Ultimo ma non meno importante: analizza il traffico dei forum e dei blog che parlano del tuo argomento. Vai sul sito di Alexa Rank, digita l’indirizzo e ti sarà restituito un valore approssimativo. Più il valore sarà elevato, minor traffico riceverà il sito.

Orientativamente, se il valore è vicino o inferiore a 30.000, molto probabilmente quel forum o quel blog riceverà migliaia di visite giornaliere. Questo vuol dire che ci sono migliaia di persone che ogni giorno ricercano il tuo argomento su internet e soprattutto ne sono interessate e affascinate.

A cura di Emanuele Papalia
Autore di Blog Business

lunedì 12 aprile 2010

Blocco Creativo

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Ciò che ti propongo ti potrà apparire piuttosto curioso, ma ti posso assicurare che è molto utile.

Ci sono momenti nei quali paure, ansie, dubbi… imprigionano la creatività, fino a provocare dei veri e propri blocchi.

La creatività è fondamentale nella vita di tutti i giorni, nelle scelte che quotidianamente facciamo, nelle faccende che sbrighiamo, nelle problematiche che affrontiamo: ne abbiamo sempre bisogno.

Se poi siamo degli artisti (e ognuno di noi, nel proprio campo di competenza può esserlo), saremo ancora più esposti di altri al rischio di uno stallo della nostra creatività.

Generalmente, in questi casi, ciò che risulta veramente decisivo è cambiare il punto di osservazione.

Se continuo a guardare il problema dallo stesso punto, il risultato sarà inevitabilmente questo: gli stessi pensieri, le stesse immagini, le stesse sensazioni…, ergo, le stesse azioni, che non potranno mai produrre nulla di diverso da ciò che hanno prodotto sino a quel momento.

Pertanto, se voglio cambiare i risultati, devo necessariamente cambiare strategia, modi di pensare e agire.

Purtroppo questo mutamento può risultare tutt’altro che facile, anche perché possiamo incontrare una serie di resistenze interne: scarsa motivazione, poco coraggio, scoramento…

Ci serve un qualcosa che ci aiuti a creare un momento di distacco dal problema, per questo ciò che ti suggerisco è un espediente, un semplice esercizio che, senza sforzo, ti permette, metaforicamente parlando, di salire sul tavolo e guardare l’ambiente da una prospettiva diversa.

Prendi due sedie e mettile una di fronte all’altra. Poi (e poni molta attenzione a questa fase) identifica le due sedie, nel senso: su una ti siederai Tu, sull’altra di fronte, il tuo “creativity coach”… chi è il tuo “creativity coach”? Sei sempre TU!

È curioso, lo so, l’ho detto subito, ma non è poi così folle: noi dialoghiamo costantemente con noi stessi.

Pertanto siediti sulla sedia del TU “artista” e trova il coraggio di esprimere al tuo coach di fronte qual è la tua difficoltà; per esempio:

* non riesco a scrivere l’ultimo pezzo del mio lavoro discografico
* non riesco a terminare il libro che sto scrivendo
* ho dei dubbi circa le mie capacità espressive
* mi sento profondamente annoiato/a
* …

Adesso siediti sulla sedia di fronte ed esercita il ruolo di coach. Prendiamo un esempio:

«Non riesco a terminare il libro che sto scrivendo».

«Cosa te lo impedisce?», torna immediatamente sulla sedia di fronte e rispondi alla domanda e così via…

Bada bene: l’obiettivo da tenere presente non è quello di sviscerare il problema: non si tratta di improvvisarsi psicologi! Bensì è quello di adottare delle strategie nuove e utili, oppure un cambiamento verso una direzione più funzionale rispetto agli obiettivi, o ancora, riprendere il percorso nella stessa direzione di prima con rinnovato vigore.

Per questo motivo, l’accorgimento da considerare con attenzione è che la domanda che il TU “coach” non deve mai porre al TU “artista” è: PERCHE’.

Perché è una domanda molto complessa, la cui risposta lo è ancor di più, il che potrebbe condurti in un viaggio introspettivo insidioso, che sarebbe forse meglio compiere con un’assistenza psicologica.

La bella notizia è che ai fini del risultato non hai bisogno di rispondere a questa domanda. Pertanto il tuo coach potrà chiederti: «Come ti senti?» e, subito dopo, «Cosa potresti fare per stare meglio?»; ma NON: «perché ti senti così?».

Segui questo semplice accorgimento e sono sicuro che troverai l’esperienza più che positiva ai fini del risultato.

Dai vita al tuo coach interiore e raccontami la tua esperienza.

A cura di Giuseppe Deliso
Autore di Essere Proattivi